Apro questo link qui: naturhusvillan.com, che mi è stato inviato. La finestra si apre e lo schermo è riempito da una foto di quella che sembra una serra a vetri da orto botanico. C’è solo questa specie di grande serra e un nome scritto in basso: Naturhusvillan. Guardo meglio, cerco di capire. Due comignoli bianchi bucano il tetto di vetro. Sul lato lungo c’è una porta d’ingresso coperta da una tettoia di legno dipinta di rosso. Incuriosito scorro la rotella del mouse verso il basso e compare una banda bianca con un piccolo testo. Il titolo dice: “Vivere sostenibile in un clima mediterraneo”.
© Naturhusvillan
Ciò che è fuori e ciò che è dentro
Vivere sostenibile. Naturhusvillan progetta case ecologiche a bassissimo impatto ambientale. La casa sfrutta solamente fonti di energia rinnovabili, come i pannelli fotovoltaici installati sul tetto, e l’intera struttura, costruita con materiali ecologici di alta qualità, è a minima dispersione termica. Le acque reflue vengono ricanalizzate dagli scarichi, in modo da non disperderne i nutrienti, ed utilizzate da un sistema di irrigazione automatico per far crescere meglio ed in modo totalmente naturale le piante del giardino interno.
Clima mediterraneo. L’abitazione vera e propria è circondata da un giardino che si integra armonicamente con l’edificio, il tutto contenuto nella struttura di vetro che delimita le reali pareti della casa. In questo modo Naturhusvillan crea un giardino, allo stesso tempo, interno ed esterno alla casa. Questo spazio pieno di sole e di piante, in cui le temperature sono sempre bilanciate, permette a chi abita la casa di vivere immerso in una perenne estate mediterranea.
Poco più giù trovo scritta qualche riga sui soci fondatori, con le loro foto sorridenti in bianco e nero, e l’elenco dei contatti. Il sito dice poco altro e su internet in generale, oltre alle agenzie che le vendono, non si trova molto. Forse non c’è, in effetti, molto da dire e si tratta solo di semplici case svedesi che Naturhusvillan costruisce e che qualche immobiliare mette in vendita. Si tratta solo di semplici case.
© Naturhusvillan
Eppure, quando il link mi ha messo davanti agli occhi quell’edificio di vetro attraverso cui si vede il cielo che sta dietro la casa e attraverso cui si vedono le piante che sono dentro, non sembrava di avere davanti una semplice casa. Sul mio schermo c’era la foto di un paesaggio, un paesaggio che emanava se stesso in cerchi concentrici. E nessuna nota stonava.
Fuori la casa, nella foto, c’era il sole ed il cielo, c’erano le piante radicate a terra a crescere lente, e dentro la casa anche, lo stesso sole, lo stesso cielo e altre piante e altra vita. Dentro la casa, nella foto, c’erano le persone che l’abitavano, con i loro ricordi e le loro emozioni. E fuori anche.
Le abitazioni di Naturhusvillan riescono a creare degli spazi dai confini sottili in costante dialogo tra loro, spazi che intrecciano le proprie identità in un gioco di rispecchiamenti. Così il biophilic design si racconta di nuovo come un continuo riconoscersi, rifrangersi, confondersi tra esterni naturali che diventano interni umani e viceversa.