Proprio a Prawitoraman, nella regione speciale di Yogyakarta – isola di Giava, Indonesia -, nasce l’ecologico Greenhost Boutique Hotel. A circa venti minuti dal centro della città e dalla famosa Malioboro Street, qui si respira l’atmosfera artistica di Yogyakarta con un occhio di riguardo verso la sostenibilità e l’impatto ambientale. Comfort moderni, cultura locale, valore e ospitalità si fondono con la mission aziendale pronta a guidare le varie fasi operative e a garantire una vera ‘Green House’ con spazio d’arte, coworking e agricoltura creativa.
Il cuore del progetto riflette gli aspetti per cui gli abitanti di Yogyakarta sono famosi: agricoltura e artigianato. Infatti, tutti i prodotti offerti dalla cucina ‘Art Kitchen Resto’ variano a seconda delle stagioni e vengono coltivati indoor, combinando i migliori ingredienti di provenienza locale con metodi di cottura tradizionali indonesiani. Anche gli stessi materiali impiegati per la costruzione dell’hotel, atti a garantire un design prettamente innovativo, sono eco-friendly con l’ausilio dei mezzi adottati per il (ri)utilizzo dell’acqua, risparmio energetico e riciclaggio rifiuti.
© Greenhost Boutique Hotel
Come ci si sente ad essere circondati dalla natura? È ben documentato che il verde emani un’atmosfera rilassante che aiuta a ridurre i livelli di stress e aumenta la produttività. Le piante migliorano anche la qualità dell’aria che respiriamo poiché assorbono tossine e sostanze inquinanti. Nel Greenhost Boutique Hotel è possibile trovare cascate di verde in tutta la proprietà: lungo i corridoi, sul tetto, piante pendenti e persino sui muri! La stessa facciata dell’edificio è interamente costituita dalla Vernonia elliptica, rampicante che prende il nome dall’ex Primo ministro di Singapore Lee Kuan Yew, il quale aveva organizzato un progetto di sviluppo ecologico già a partire dal 1967, chiamato Garden City. La pianta viene controllata, annaffiata, fertilizzata e tagliata regolarmente per mantenere il suo colore intenso e la rigogliosità.
Se pensate che la vegetazione finisca qui, vi sbagliate di grosso! Fiore all’occhiello dell’edificio sono i giardini idroponici che circondano l’atrio, fiancheggiano i corridoi e si affacciano su hall e piscina. Insomma, è come trovarsi in un vero e proprio giardino al coperto. Come cornice, a tutto questo verde, un design post-industriale: cemento cerato, legno compensato, sedie in filo metallico e ciottoli.
© Greenhost Boutique Hotel
Il concept e l’eco-compatibilità
L’etica fortemente ambientale si percepisce anche nei dettagli: niente frigorifero in camera, voltaggio limitato in ogni stanza e aria condizionata canalizzata a temperature sempre standard e costanti. L’acqua utilizzata per mantenere rigogliosa l’abbondante vegetazione circostante, attraverso un sistema idrico elaborato, viene riciclata per i servizi igienici. Il soffitto dell’edificio è aperto per mantenere il contatto con l’esterno e permette all’aria e alla luce di entrare, riducendo al minimo il loro impiego artificiale.
Arte e agricoltura creativa sono il cuore di questo grande progetto. Ogni giorno, vengono coltivati e curati con grande dedizione, sul tetto dell’edificio, cavoli freschi, spinaci, menta, basilico, erbe e altre verdure che passano direttamente dalla terra alla tavola. Inoltre, gli ospiti sono anche invitati a frequentare corsi di agricoltura urbana e idroponica.
© Greenhost Boutique Hotel
‘Green Art Space’ è, invece, l’area progettata specificamente per ospitare l’esposizione di opere e iniziative innovative. Vengono direttamente invitati artisti e comunità locali per presentare i loro elaborati.
Last but not least lo spazio di condivisione creativo per ospiti e professionisti, situato nella hall, praticamente a bordo piscina. Chi ha bisogno di un ambiente confortevole per lavorare (con accesso veloce ad internet, aspetto da non sottovalutare), rilassarsi o semplicemente farsi ispirare ed è pronto a scambiare idee e collaborare, è sicuramente il benvenuto!